Mutano la loro forma.
Cangianti come l'acqua. Irrequiete come fiamme.
Ed io son lì.. son prima letto d'un ruscello, poi legna da ardere.
Arriva poi sempre quel momento in cui il ruscello si prosciuga, il fuoco si spegne.
Ma io son sempre lì.. son una riva arsa, poi brace e cenere.
Polvere nel vento.
Ma io non riesco ad accettarlo, questo mio cervello lo rifiuta.
Come si può vivere da cenere, ricordando di aver posseduto il fuoco?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento