arrivi a dubitare di tutto, anche di te stessa.
C'è quel momento che arriva sempre alla fine di tutto.. o all'inizio.
Quel momento in cui ti guardi intorno e non vedi più nulla, non ci sei nemmeno tu.
Quel momento in cui la notte, l'unico spazio in cui ormai potevi rifugiarti con sicurezza, ti tradisce e ti scuote il sonno, non ti lascia scampo nemmeno lei e dormire non è più semplice come lo era prima.
Sogni nefasti, immagini scure, i tuoi occhi che si aprono forzati da un dolore che anche nel sonno sembrava vivo, ardente.
E brucia. Lo stomaco brucia.
Divampa quella furia. Divampa la delusione di un'illusione, divampa quel fuoco, divampa e sale su per il torace.
Brucia la gola.
E tu soffoca quel pianto, blocca quelle mani tremanti, chiudi quegli occhi già bagnati.
Brucia la tortura di un dolore vero.
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