sabato 17 dicembre 2011

5 luglio ~ Apro gli occhi.

Lenzuolo arricciato. Urla. Squarcio di sole dalle tapparelle. Odore di arrosto. Radio.
Mi giro a pancia su, mi distendo, mi stiracchio, guardo la radiosveglia: 10.30. Alzo una gamba e la tiro fuori dal lenzuolo: non fa freddo. Tolgo il lenzuolo, mi metto a sedere, aspetto un secondo, mi alzo. Corruccio il viso, lentamente entro in bagno. Pipì, acqua sul viso, asciugamano più chiaro. Thè freddo, barretta al cioccolato. Mi vesto, alzo le serrande, computer. Urla. Radio. Odore di arrosto.
Esco? Fuori è nuvoloso, umido, afoso: fa caldo. Papà mi aspetta al negozio, vado. Sole, cicale, auto, clacson. Fanculo.
"Ciao papà!". Sedia rotta, schermo 60 pollici a muro, film. Signora francese, "Maurice!", occhiali grandi, capelli corti e biondi, profumo di rosa, risate.
Casa, pranzo. Pasta. Arrosto. Tv, schifo. Piatto, brodo, pane. 18 ciliegie. Prendo il piatto, il bicchiere, le posate, le metto nel lavabo. Tovagliolo, nel secchio.
Camera. Mi appoggio sul letto, dormo.
18.45. Computer. Noia. Caldo.
Cena, pff.
Camera, computer.
03.09.
Bagno, via gli occhiali, spazzolino e dentifricio, doccia, canotta e pantaloncino. Click, buio.
Letto. Lenzuolo arricciato. Guardo la radiosveglia. Ti penso. 'Notte.

Apro gli occhi.

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